Celebrate i momenti sacri
della vostra vita

Qualche indicazione per la consacrazione dei terreni,
il giorno della santa lucia (13 dicembre)

Ecco le indicazioni promesse per consacrare i vostri rispettivi terreni. Questa consacrazione, lo percepite sicuramente, è particolarmente importante perché finirà per unirvi all’armonia di questi luoghi. Potrete moltiplicare le vostre vibrazioni attraverso le vibrazioni della natura che vi apre le braccia. Amate dunque questa grande forza che vi permetterà di comunicare maggiormente con tutte le energie in gioco. Tutto ciò può prendere delle proporzioni ben più vaste di quanto non possiate immaginare, ma non cercate di percepire i segreti dei meccanismi in atto, non cercate di andare oltre un certo punto, perché erigereste delle barriere.
Ognuno di voi potrà consacrare lui stesso il luogo in cui vive, lo spazio-armonia che ha tentato di stabilire. Non è proprio il caso, e lo capite bene, di dover essere prete, missionario o simili. Ogni essere umano, ciascuno di voi, può essere prete e missionario a modo suo, se è costantemente circondato da un’aureola d’amore ed innamorato della luce- Quindi, fratelli, è agli esseri luminosi e amorevoli che sonnecchiano ancora in voi, che indirizziamo questi consigli.

Il giorno della luce, farete silenzio in voi e all’ora in cui il sole va a dormire (tramonto), andrete al centro del vostro terreno, qualunque sia la sua ampiezza. Pianterete nel suo centro tre barre di metallo disegnando un triangolo dai lati uguali, con la punta indirizzata verso il nord. Una volta fatto ciò, disporrete attorno a questo simbolo quattro pietre a formare un quadrato, poi, girando una volta, attorno al disegno così abbozzato, effettuerete un cerchio regolare. Tutto ciò è semplice, e anche se vi sembra strana, questa pratica non ha nulla di strano, vi mette rapidamente in contatto con le forze del vostro pianeta, forze telluriche e cosmiche. Il triangolo agirà come un ricettore a livello delle onde d’amore trinitarie del grande Sole; disponendo ognuna delle quattro pietre del quadrato, chiederete l’aiuto, il soffio dei quattro regni della vostra natura e, infine, facendo il cerchio, riporterete tutto ciò alla grande unità, metterete in moto il grande motore unificatore. Ma non prendete questo come una tecnica. La sola potenza che dovrà e potrà entrare in gioco, sarà la vostra qualità d’amore.
Amate i gesti che compirete, non fateli in modo ripetitivo…

Riceviamo molte domande sulla consacrazione dei terreni.
Ecco alcune precisazioni che potranno esservi utili. La cosa migliore è di farla al centro del vostro terreno. Se la vostra casa si trova al centro, fatelo fuori casa. L’importante è che sia il più vicino possibile al centro.
Le barre di metallo (il rame di un filo elettrico 2,5 per esempio) devono essere circa di 10 cm, il triangolo formato potrà essere da 20 a 50 cm di lato, uno dei vertici di questo triangolo sarà diretto verso il nord. Potete piantare queste barre e le pietre nel suolo in modo da non ostacolarvi se questo luogo è di passaggio per voi o per il taglia erbe.
Per tutti quelli che hanno fatto un tantino diverso, dico di non preoccuparvi, avete seguito il vostro intuito e va bene così.

Il Battesimo Essene

Presentazione e parole dei genitori

Lettura di tre brani del Vangelo


« Vengono portati davanti a Lui dei bambini in modo che possa toccarli, ma i discepoli gridano contro chi gli porta…
»
Marco 10-13-16
 – Matteo 28-18-20
 – Esechiele 36-24-28

Ceneri sulla fronte:

“Anima tra le anime, eccoti di ritorno in questo mondo. Hai aperto un corpo e la tua anima si è anch’essa aperta nel movimento che l’ha fatta venire fino a noi. Sei la benvenuta nella tua nuova veste da uomo*. Possa questo futuro uomo mai imprigionare le tue ali e che invece lui, il futuro… Uomo, possa permettere al tuo cielo interiore di aprirsi per il suo bene e quello di tutti e di rivelare l’Eterno che è qui e dovunque.”
*o donna

Ceneri sul cuore:

“Cuore tra i cuori, eccoti di ritorno in questo mondo. Hai aperto il petto di un padre e di una madre e ecco che il tuo petto si è messo à battere con un nuovo flusso.
Possa il tuo cuore lasciare una traccia di luce dovunque poserai i tuoi passi.
Possa il centro del tuo cuore mostrarsi instancabile nella rivelazione dell’Eternità che ci chiama qui e dovunque.”

Ceneri sulla tua pancia:

“Vestito di carne in mezzo agli altri vestiti di carne, eccoti. Sei stato tessuto per operare nel mondo. Che la trama di quello che sei sia il giusto riflesso di Quello che ti abita. 
Possano l’anima e il cuore, tramite i quali sei nato, non trovare sbarramenti per il loro linguaggio.
Possa tu essere il mezzo che permette all’angelo di visitare l’animale.
Possa tu essere la mano dell’infinito che arriva e accarezza quello che pensava essere finito.
Possa tu essere il mezzo che permette all’angelo di visitare la carne, rivelando il sacro di ogni vita qui e dovunque.”

Soffio sulla pancia, il cuore, la fronte

“In nome della Forza del Senza Nome che chiede in questo momento di passare attraverso di me, faccio appello a tutte le potenze di questo mondo  e di quelli altri per aiutarti, piccola anima, piccolo cuore et piccolo corpo ad incarnare quello che conosci e quello che scoprirai.
Che tu possa dunque tornare e diventare in questa vita per il bene tuo, per il bene di tutti e per l ‘Eterna Realtà un grande corpo d’uomo che offrirà la sua spalla, un grande cuore saggio che proporrà il suo aiuto e le sue parole, une grande anima alle porte dell’Assoluto che offre il suo profumo e la sua visione del Sole.
Possano gli angeli dell’acqua estinguere tutte le seti.
Possano gli angeli del fuoco alimentare in quel modo tutti i giorni, la tua volontà di servire.
Possano gli angeli dell’aria inspirare in te il soffio del rinnovamento che libera.
Possa l’angelo dell’Eterno aiutarti ad abitare pienamente il nome che hai scelto di portare:………………
Che ti santifichi e ti aiuti a santificare te stesso. 
Cosi, ……………, che questo nome rifletta e traduca senza sbaglio l’altro nome, il tuo nome sacro e nascosto, quello attraverso il quale il Senza Nome andrà verso di te ogni giorno.
Così sia: in modo che la luce sia seminata e riseminata attraverso di te.”
 
BATTESIMO

Benedizione e invocazione sull’acqua:

Tre volte in nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo.

Con l’olio ungere:

la fronte, la lingua, il cuore, le mani, i piedi.

La candela viene data al padrino e alla madrina come simbolo del loro impegno.

Imposizione delle mani sulla testa:
“Possano gli angeli della Terra fare di te il loro compagno.”

Cerimonia del matrimonio esseno

Si disegna un gran cerchio con l’incenso e, nel mezzo, si sistema una candela accesa oppure si accende un piccolo fuoco. Accanto si dispongono due cestini: uno è vuoto e ricoperto da un fazzoletto di tela bianca, l’altro contiene le 108 perle di colore blu e rosso.
Una persona è seduta per terra, vicino ai cestini, ed ogni volta che prende una perla per introdurla nel cestino vuoto canta un aum (oppure amn) con i presenti, fino a cantarne 108.
Gli sposi sono seduti anch’essi a terra, non lontano dal cerchio fin dall’inizio del rito. Alla fine degli aum, viene loro consegnata la candela accesa. Intorno agli sposi si tracciano una stella a sei punte, usando per questo l’acqua, da aspergere con precisione con la punta delle dita, e un quadrato con della terra o con chicchi di grano, che sono simbolo della Terra stessa e della generosità̀. Intorno al quadrato, viene tracciato un cerchio con dell’incenso. A questo punto, passa di mano in mano il cestino che contiene le perle e ciascuno ne prende una (gli uomini prendono quelle blu, le donne quelle rosse) per infilarle tutte su una cordicella fino ad esaurimento delle perle. Chi infila una perla sulla cordicella, mentalmente pensa ad una qualità̀ positiva.
Viene così composta la collana, alla quale si dà la forma di un Otto, ottenendo due cerchi: lo sposo ne metterà̀ uno al collo della sposa, e viceversa.
Si passa in seguito alla lettura del testo seguente:
«Poiché́ esiste l’Universo,
poiché egli tiene la Terra fra le braccia, poiché nelle sue vene scorre l’Acqua, poiché nel suo cuore c’è il Fuoco, poiché esiste l’Aria del cielo per unire ogni cosa, poiché le stelle palpitano,
e poiché c’è il sole che le fa vivere, ogni istante è sacro. Poiché uno sguardo ne incrocia un altro, poiché due sguardi si sono incontrati e riconosciuti, poiché tanti passi li hanno ravvicinati,
poiché mille parole hanno detto l’amore, e poiché non ci sono parole per dire l’amore intero, questo momento segna con la vostra ri-unione, la volontà del senza nome.»
 
Segue un lungo aum finale.

Anne Givaudan et Antoine Achram